Madri assassine. Tre letture di Euripide

Madri assassine

Tre letture di Euripide

di Vincenzo Marsili

Volume di 80 pagine circa – Prezzo di copertina € 10,00 ISBN: 978886531-416-6

Madri assassine copertina“Finora abbiamo descritto la scena di una contesa tra i due principi opposti del maschile e del femminile. Ma nel momento in cui una madre uccide il proprio bambino, dentro questo scenario si apre un altro scenario nel quale irrompe un materiale fantasmatico ancora più arcaico e potente. Per poter uccidere il figlio infatti una madre deve attingere a qualcosa di freddo e insensibile che è dentro di lei, qualcosa che è stato depositato dentro di lei dalla propria madre e che la spinge ad una vendetta. L’oggetto di questa vendetta non è più il maschio marito/padre ma il proprio figlio. In questo momento questa madre appare completamente identificata all’archetipo di una ‘cattiva madre’, con la quale non ci può essere contesa perché l’io ne è sempre rimasto sopraffatto. Ora la contesa può trasformarsi in una vera vendetta che può essere agita. La vendetta rivela l’oscuro, terribile significato originario di una rivolta contro questo principio materno cattivo e conseguentemente contro la propria identificazione materna e la condizione di madre. Una rivolta che è sostenuta da tutta l’immensa rabbia accumulata nei confronti della crudeltà della propria madre”.

I fatti di cronaca e la loro risonanza mediatica ci costringono ad occuparci di madri che hanno compiuto gesti di grave violenza fisica sui figli.

Questo libro vuole indagare sul figlicidio, un atto che appare ancor più sconvolgente se compiuto da una madre, e lo fa attraverso un’indagine psicologica di tre figure di donna che sono le protagoniste di tre tragedie di Euripide: Alcesti, Medea, Le Baccanti.

Sullo sfondo di questo scenario tragico le questioni cliniche acquistano un significato nuovo e inaspettato.

L’Autore, lungo il coraggioso percorso tracciato da Euripide, si addentra in una zona di scenari oltre il pensabile, comunicando al lettore l’intensa emozione di chi, percorrendo un territorio inabitabile per l’uomo, si imbatte per la prima volta in altre creature misteriose che lo popolano.

“Ed è proprio questa trasfigurazione in martiri dei figli che rende pensabile l’interrogativo più impensabile che Euripide incontra nel suo immedesimarsi in Medea: come fa Medea ad uccidere i figli senza odiarli, ma anzi, amandoli? Come fa ad accompagnarli alla morte avvolgendoli dentro una grande tenerezza, a pensare che sta per ucciderli mentre osserva la loro bellezza, i loro nobili tratti, il loro corpo che ama, mentre abbraccia e sente la loro morbida pelle, la dolcezza del loro respiro?”

Vincenzo Marsili ha iniziato la sua formazione come Psicologo infantile nel Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale di Pisa e di Lucca e successivamente ha lavorato per più di trent’anni nel reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Lucca.

È socio fondatore dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (A.R.P.A) e membro Didatta della Società Internazionale di Psicologia Analitica (I.A.A P.).
Oltre ai numerosi articoli di argomento prevalentemente psicopatologico, ha scritto i libri Tempo e Anima, ed. Moretti e Vitali, Bergamo, 2009 (un affresco clinico del vissuto del tempo nella psicosi, sul versante bipolare e su quello schizofrenico) e Sottile come il domani – Storie di un mondo ossessivo, Armando Editore, Roma 2014 (un’esplorazione fatta dall’interno della vita dei pazienti che soffrono di disturbi ossessivi-compulsivi).

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